Una cintura lunare serve a proteggere l’energia femminile durante i giorni del mestruo, aiutando a definire spazi e confini. Può essere impiegata anche in momenti speciali della vita ciclica femminile, fasi in cui le donne sono particolarmente sensibili, vulnerabili e aperte, ad esempio in gravidanza, nel passaggio alla menopausa, nei giorni di pre-ciclo e tutte le volte che si sente l’esigenza di mettere un confine col mondo esterno e di preservare la propria energia e sensibilità. Inoltre, quando si partecipa a un rituale è sempre bene indossare questa cintura, in modo da proteggere il proprio campo energetico, poiché l’utero femminile è un canale che riceve costantemente informazioni dall’ambiente, particolarmente nella fase del sanguinamento.

La cintura lunare va posizionata sul ventre, con la parte centrale all’altezza dell’utero-ombelico, in modo da formare una fascia di protezione. L’ombelico è, infatti, una porta di entrata molto importante, grazie alla quale siamo in risonanza con ciò che sta attorno a noi. Inoltre, esso si riflette sulla cervice uterina, divenendo particolarmente sensibile, permeabile e recettivo in particolari momenti del ciclo ovarico o in alcune fasi della vita di una donna. Per questa ragione, sul retro della cintura è presente una tasca, dove è possibile inserire un piccolo cristallo, immagini, oggetti di potere o erbe con funzione protettiva. La salvia, il rosmarino, la lavanda e la ruta, ad esempio, sono indicate per questo scopo, come anche il tabacco, che è una pianta maestro da centinaia di anni impiegata dai popoli nativi per la pulizia, la protezione e la preghiera. Tra i cristalli possiamo usare, per citarne  alcuni, l’ossidiana, l’opale, il diaspro rosso, la malachite.

Durante i giorni del sanguinamento, la sensibilità di una donna aumenta, in quanto è più aperta e ricettiva, permettendo il manifestarsi di una maggiore intuitività e la necessità di stare maggiormente in contatto con se stessa. Data la particolare apertura di questo periodo e l’accresciuta sensibilità verso le energie provenienti dall’ambiente, la cintura di protezione del ventre può essere impiegata come uno scudo, che ripari dal pericolo di assorbire energie dense esterne e ci permetta di mantenere intatta la nostra energia. Inoltre, essa ci ricorda quanto sia importante in questa fase stabilire un sano confine e rispettare il nostro ritmo interno, assecondando i bisogni del corpo e dedicando tempo a noi stesse, per poter entrare in contatto con le nostre profondità e con i doni creativi che vi si celano.

L’utero rappresenta il centro del potere della donna, il Sacro Calice dove avvengono lavori alchemici di creazione, trasmutazione, distruzione, purificazione e rigenerazione.  Nelle tradizioni native dell’America centrale, questa zona è sempre protetta e riscaldata tramite delle cinture a forma di fascia, poiché si conosce il fatto che il freddo nuoce alla fisiologia e all’energia di questa zona del corpo. Tenere sempre al caldo l’utero e le ovaie preserva dallo squilibrarne l’energia, evitando sul piano fisico la manifestazione di disturbi come i crampi. Inoltre, indossare una fascia intorno all’utero è un mezzo di protezione e tutela dei processi che in esso hanno luogo, nell’intimità del Sacro Femminile, delimitando uno spazio separato, sacro.

Cinture a fascia con tasca sul retro