La creazione di Arte Sciamanica è una forma molto antica per dare espressione al Sacro. Durante il processo creativo si sperimenta il contatto con i regni dell’invisibile in quanto avviene una canalizzazione di immagini e concetti appartenenti all’umanità, spesso sotto forma di simbologie archetipiche. Più si è vicini al sentire puro di un bambino, più il processo creativo risulta fluido e autentico. L’intenzionalità di cura che passa attraverso il processo artistico si trasmette a chi la guarda e ne fruisce, provocando una trasformazione. Quando creiamo, seguiamo la nostra guida interiore; l’impulso proviene da un’altra dimensione, con tempo e spazio differenti.

La storia completa di ciò che viene creato può non essere conosciuta o compresa per intero; l’Arte Sciamanica vuole essere portata alla luce, parla al nostro subconscio. Essa utilizza l’artista per porsi in essere, fino a raggiungere una forma manifesta. In tal senso, l’artista è un canale di un’energia che vuole risvegliare e guarire, stimolare il ricordo di informazioni dimenticate, rivelare realtà nascoste, evocare archetipi e immagini ancestrali che ci riconnettono alle origini.

L’Arte Sciamanica può quindi costituire una profonda apertura al regno del non razionale, il mondo del bambino interiore, degli Spiriti della Natura e degli Antenati. L’arte ci parla e può trasformare la nostra vita; se ci lasciamo guidare dalle forze che in essa si manifestano, possiamo mutare le categorie di pensiero e di percezione della realtà che viviamo e aprirci ad altri mondi. L’arte può aiutarci a mettere da parte la nostra personalità abituale per permettere alla mente interiore di esprimersi liberamente, divenendo canale delle forze dell’Universo.

La creazione artistica è un atto magico e meditativo.  Grazie ad essa è possibile entrare in contatto in modo rituale con le energie dei mondi invisibili, dando materia alla loro espressione, rendendo concreto quello che arriva sotto forma di ispirazione dalle dimensioni sottili dell’esistenza. Le immagini canalizzate provengono dalla nostra interiorità e nello stesso tempo appartengono alla dimensione collettiva, parlano per archetipi universali. Nel processo creativo l’artista è trasportato in un flusso di sensazioni, informazioni, emozioni, visioni, relazioni; lo sviluppo stesso della creazione acquista una vita propria. La cosa creata  guida l’artista affinché sia posta in essere, suggerendo i passaggi tramite i quali prenderà via via forma. Non si può conoscere all’inizio del lavoro come andrà il processo creativo, né quali passaggi saranno compiuti per ottenere l’opera finita perché è quest’ultima a condurre l’artista là dove essa vuole arrivare. 

L’Arte Sciamanica conduce al risveglio dell’espressione creativa; con essa si dà vita a saperi nascosti o dimenticati, si evocano immagini e archetipi dal passato perché essi agiscano nel presente, veicolando informazioni e producendo guarigione. Ciò che l’artista crea diviene un oggetto sacro dal potere curativo, poiché è in grado di connettere alle dimensioni del subconscio, alle sfere invisibili, ai regni dell’Immanifesto.

Creare in questo modo vuol dire riscoprire la propria autentica natura attraverso i colori, le forme, le immagini, permettendo di aprirsi al non razionale, alle qualità e funzioni dell’emisfero destro del cervello. E’ iniziare un lungo viaggio di connessione con l’Arte dentro di noi, partendo dall’introspezione, dalla comunicazione empatica e dal contatto con le emozioni profonde, sospendendo il giudizio. Quest’ultimo, infatti, costituisce il maggior ostacolo al libero fluire delle informazioni che provengono dalla connessione con la Fonte, origine della Conoscenza. Laddove, al contrario, si riesce a mantenere aperta la porta che conduce sul sentiero dell’intuizione e dell’immaginazione, è possibile stabilire un canale comunicativo con la parte profonda di noi stessi e con la dimensione dello Spirito. Essa ci ricorda che c’è una Presenza Divina che ci circonda e che tutto sostanzia e crea, la quale può essere contattata in molti modi. Creare Arte è un modo per entrare in dialogo con questa Essenza e con la nostra Anima, chiedendo aiuto e ispirazione, guarigione e consapevolezza.

L’Arte Sacra risveglia la dimensione rituale della psiche umana, che è molto antica e radicata nel nostro subconscio. I rituali stessi possono essere considerati una forma d’Arte; essi forniscono agli uomini strumenti pratici nei vari passaggi dell’esistenza, fornendo un aiuto per integrare le esperienze significative nella vita personale e della comunità. La dimensione rituale è perciò un aspetto importante dell’inconscio collettivo, è presente nella psiche di ogni uomo come parte fondamentale del suo funzionamento. L’aspetto rituale lavora con la radice della nostra creatività, che si trova nella parte più profonda e antica del nostro essere, facendoci comprendere chi siamo, poiché rimanda alla Fonte, all’Origine. L’aspetto del Sacro viene riconosciuto come parte essenziale della vita, poiché esso permea ogni manifestazione vivente e costituisce la Sorgente di ogni ispirazione, offrendo anche la possibilità di guarigione sia per l’artista che per il pubblico. L’Arte Sacra perciò apre la via per rompere gli schemi convenzionali di interpretazione della realtà introducendo la follia, la magia e l’immaginazione nella dimensione ordinaria della realtà come cammino di crescita personale, conoscenza, consapevolezza e libertà. Essa nutre la creatività dell’essere e la fa sviluppare, crescere.

L’Arte Sacra è un mezzo per connettersi all’aspetto magico e simbolico dell’esistenza, uno specchio della Presenza Divina che permea il Tutto. Le immagini sacre e quelle rituali trasportano dalle dimensioni non ordinarie e spirituali le visioni nella vita quotidiana e nella realtà ordinaria e trasmettono energia di guarigione. Sono portali attraverso cui si può accedere ai regni sottili e celebrare le forze immateriali che guidano e determinano il mondo terreno. Trasmettono l’essenza della vita, che è scambio, interrelazione, armonia al di là delle apparenti limitazioni e caos. L’Arte Sacra ha il potere di rendere visibile l’invisibile e sa parlare un linguaggio diverso da quello che utilizziamo ogni giorno, riesce a svelare la poesia dell’esistenza e ci ricorda da dove veniamo e la nostra essenza eterna.

L’artista, come lo sciamano, è colui che percepisce, osserva e ascolta la meraviglia del creato e i messaggi provenienti dalle dimensioni dello Spirito, accogliendo quanto intuito senza separarlo in definizioni dal flusso della vita. Contenendo nella sua visione ciò che ai più è celato, egli lo rende fruibile, traducendolo in immagini. E’ un esploratore del Mistero. Tramite la connessione a questa dimensione eterna, l’artista-sciamano si fa canale delle forze universali che regolano e dirigono la vita poiché è dalla Sorgente che proviene tutto il suo sapere: come un tubo vuoto, egli incarna e materializza le energie sottili, dando loro corpo e forma. Il suo lavoro creativo è un servizio offerto all’umanità, al fine di espanderne la Coscienza. L’artista utilizza le sue creazioni come spesso viene fatto nella pratica sciamanica: dando ad esse voce, perché diventino entità vive e senzienti.

L’arte che creo rappresenta il frutto del mio percorso di crescita nello Sciamanesimo e come ricercatrice dello Spirito, ispirandosi ai saperi e alle pratiche dei popoli nativi dell’Amazzonia e del Nord America, nonché alle simbologie e cosmogonie pagane dell’Europa e del bacino del Mediterraneo antico. Il mio lavoro creativo esprime il legame con il Sacro che ispira la mia arte, la quale nasce dalla connessione con la Fonte nelle sue manifestazioni naturali, le energie degli elementi, del Sole, della Luna, della Natura e Madre Terra, del Cosmo e dell’Universo. Le mie opere nascono dal rapporto con la dimensione del Mistero e del Sacro nelle sue numerose manifestazioni, rifacendosi altresì alle simbologie, mitologie e figure collegate all’archetipo della Grande Madre.