Con l’espressione “Artigianato rituale” definisco una forma di Arte Sacra volta alla creazione di oggetti pensati per uno specifico utilizzo in ambito rituale. Ciò vuol dire che essi possiedono una determinata funzione pratica per la quale sono stati ideati e posti in essere, essendo stati realizzati in base a differenti esigenze e scopi. Essi sono degli strumenti che possiedono delle funzioni particolari nell’ambito cerimoniale, rituale e religioso.

Invece di essere dei semplici manufatti, le cose create acquistano la capacità di trasmettere l’energia che è entrata nell’oggetto al momento della sua creazione. Tutto ciò che viene fatto in questo modo, quasi in uno stato di trance, possiede la capacità di canalizzare informazioni alle quali la mente razionale dell’artista non potrebbe accedere in circostanze ordinarie. Spesso, rivedendo e rimaneggiando l’oggetto creato, si continua ad apprendere elementi nuovi su ciò che, attraverso le mani, si incanala nella forma fisica dell’oggetto. Nella creazione ogni cosa acquista fluidità. L’arte offre un approccio diretto per comunicare con il Mistero in altri piani di coscienza e non ci consente di dominarlo razionalmente.

Nell’arte non esistono errori poiché quello che accade mentre si crea è sacro e organico. L’atteggiamento appropriato è mettersi da parte e lasciare che avvenga, apprezzando l’intelligenza che sta dietro ai movimenti delle mani e dietro il processo stesso, apprezzando l’inaspettata bellezza che sta dietro ogni gesto. Una volta terminato, l’oggetto è vivo; è in grado di comunicare con la psiche, di influenzarla e guarirla, perché è divenuto la dimora di uno spirito che ha scelto di abitarlo. E’ quello stesso spirito l’ispiratore originario del progetto. La creazione di un oggetto è per me un atto magico e rituale, un momento in cui mi rendo disponibile come canale per le forze che chiedono di manifestarsi e che mi guidano nell’immaginazione.

La procedura di lavorazione di ogni manufatto prevede l’apertura di un rituale in momenti specifici del mese (cicli lunari, equinozi, solstizi, date specifiche del calendario pagano, ecc.) e l’intonazione di canti e preghiere durante la costruzione, al fine di imprimere particolari energie e forze nell’oggetto. Prima della realizzazione di ciascun manufatto, sarà effettuato un colloquio per via telefonica o via Zoom, in modo da focalizzare al meglio il tipo di lavoro che sarà fatto e in modo da canalizzare il tipo di energia più adatto.

Un oggetto di potere è uno strumento che connette la mente conscia con i livelli più profondi di potenzialità e creatività interiori e con le forze naturali e cosmiche esterne all’uomo. E’ un mezzo di supporto che aiuta ad esternare la personale “medicina” di ognuno, cioè la propria abilità o potere spirituale. Tali strumenti non sono semplici oggetti, poiché essi sono espressione delle potenzialità interiori e, nel contempo, un mezzo tramite il quale questi potenziali divengono manifesti. Il potere non è racchiuso nell’oggetto in sé, in quanto esso è uno strumento mediante il quale l’Energia canalizzata dalla persona fluisce ed è diretta. Esso diviene pertanto una estensione di chi lo usa; è il potere in quanto diretta manifestazione dell’intento e dello scopo dell’utilizzo ed è collegato in maniera molto stretta al suo proprietario. Tutti gli oggetti realizzati sono consacrati con una speciale ritualità che conferisce al manufatto vita e potere. La consacrazione ha tre scopi principali:

⦁ Purifica fisicamente e spiritualmente l’oggetto;

⦁ Fissa uno scopo o intento specifico nell’oggetto;

⦁ Rende l’oggetto “speciale”, quindi non utilizzabile per attività mondane.

La consacrazione è più di una semplice personalizzazione e affermazione di proprietà del manufatto, in quanto permette il risveglio e il caricamento dell’oggetto, la cui esistenza diviene certa in piani non fisici. Un oggetto di potere può, quindi, accompagnare il suo proprietario nei viaggi sciamanici in altri livelli di coscienza perché anch’esso possiede un corpo non fisico che rende possibile la sua presenza su altri piani.