Barbagianni

Il Barbagianni, come Gufo e Civetta, fa parte della categoria dei rapaci notturni e, come tale, incarna in Sé molte caratteristiche in comune col gruppo di questi uccelli. Infatti, questi animali sono tutti associati alla luna e alla Dea, alla magia e al Regno dei Morti. Tutti loro donano la Visione Notturna, la capacità di scorgere le ombre e profondità di sguardo (anche internamente). Ognuno di loro, poi, ha caratteristiche peculiari, che di volta in volta andranno ad arricchire di qualità peculiari il potere di questi rapaci notturni. Nel caso del Barbagianni, porta la Visione del cuore, limpida e cristallina. Il suo disco facciale è bianco e a forma di cuore, struttura che gli permette di indirizzare le onde sonore verso i canali auricolari, dandogli così un udito sottilissimo. Riesce perciò ad udire le prede anche quando sono immobili nella vegetazione e vola senza far rumore perché ha uno speciale piumaggio. La Medicina del Barbagianni ci insegna ad ascoltare e recepire i messaggi che vengono dal subconscio e dona la capacità di vedere gli aspetti nascosti di Sé, degli altri e delle situazioni. Essa aumenta l’intuizione e la chiaroveggenza, permettendo una connessione maggiore con i regni sottili e gli Spiriti, particolarmente quelli dei defunti. Il Barbagianni possiede una grande saggezza, poiché riesce a vedere ciò che normalmente è celato agli occhi degli altri animali. Il suo dono è l’acquisizione di una vista sensibile e di una percettività acuta. Ciò si manifesta su più livelli, dalla capacità di andare a fondo nell’introspezione alla comprensione della natura delle persone e degli eventi, alla capacità di andare oltre le apparenze per vedere la verità di ogni cosa. Quando il Barbagianni vola nelle nostre vite, è tempo di andare a fondo dentro noi stessi per contattare il nostro Sé più intimo. Questo animale ci guida e protegge nel viaggio nel Regno delle Ombre, insegnandoci anche la via del ritorno. Esso ci dà la consapevolezza che tale viaggio è necessario perché possiamo evolvere e trasformare noi stessi, manifestando la luce che è in noi.