Il Pavone richiama lo splendore della volta celeste, in quanto i numerosi occhi della sua coda sono assimilabili alle stelle, al sole, alla luna, alludendo alla totalità e alla dimensione cosmica dello Spirito. Esiste una relazione simbolica tra la danza dei dervisci e la ruota del Pavone. Nella simbologia alchemica musulmana, quando questo animale fa la ruota, esprime la grandezza dell’universo. E’ considerato un uccello solare, perché la sua coda rimanda all’immagine del sole con i suoi raggi, divenendo il simbolo della luce che emerge dall’oscurità. Come gli occhi della coda suggeriscono, il Pavone possiede la Vista Divina dell’Occhio che tutto vede, mentre i colori della coda simboleggiano l’unione di Cielo e Terra, rappresentando il Tutto. Consacrato ad Era/Giunione, questo animale si associa tradizionalmente alla Rinascita e all’immortalità, a motivo della muta annuale del suo piumaggio. Inoltre, si crede che il Pavone conservi la conoscenza della magia e che possa ingerire i veleni dei serpenti senza trarne danno, ma anzi trasformando le sostanze nocive in benefiche. La Medicina del Pavone dona infatti la capacità di trasformare in beneficio le situazioni negative e tutto quello che viene percepito come dannoso e nocivo, mutando l’energia degli eventi e dei contesti. Inoltre, essa ci sostiene nella nostra ricerca interiore e nel percorso evolutivo verso il Risveglio, aiutandoci a manifestare, accettandoli, il nostro vero Sé e i nostri talenti senza orgoglio e senza vergogna. Inoltre, il Pavone ci spinge a cogliere la bellezza in tutte le cose e nella nostra vita. In Cina esso è sacro a Kwan-Yin, la Dea celeste della Compassione. Ella rinunciò all’immortalità per guidare gli uomini lungo il percorso dell’evoluzione spirituale, di cui il Pavone è simbolo. Questo uccello ci insegna l’identità sostanziale di tutte le manifestazioni e, nello stesso tempo, ci mostra la loro fragilità poiché esse appaiono e poi scompaiono con la stessa rapidità con cui il Pavone apre e chiude la ruota.