Anche gli ornamenti corporei possono essere considerati dei veri e propri oggetti di potere in dipendenza dall’intento della loro creazione e dalla relazione che si stabilisce con il loro proprietario, nonché dall’uso specifico che ne viene fatto. Qualsiasi ornamento può essere considerato un oggetto di potere se la persona che lo possiede gli conferisce questo significato, in modo personale e intimo. In tal maniera, un oggetto cessa di essere un semplice oggetto e viene adibito alla sfera del sacro, cioè gli vengono attribuiti significati, funzioni e intenti che vanno oltre ciò che pertiene la realtà ordinaria. Attraverso l’uso prolungato e continuativo, gli oggetti si caricano di energia e con essi il proprietario può stabilire una relazione pregna di significati, scopi e funzioni. Più, quindi, l’ornamento viene indossato e usato in momenti importanti o specifici, come durante i rituali, più esso si caricherà di energia e verranno stabilite connessioni sempre più forti e durature con i regni invisibili e gli spiriti. Ciascun ornamento che scegliamo – o che ci sceglie – come nostro oggetto di potere è animato da una propria energia, che condivide con noi. L’uso che ne viene fatto e il significato attribuito all’oggetto aumentano la sua energia, in quanto viene stabilita e rinforzata di volta in volta la connessione oggetto-proprietario. Tale connessione si fa sempre più profonda mano a mano che l’oggetto ci accompagna nelle diverse fasi della vita e nelle pratiche rituali, come un alleato. Tuttavia, è bene ricordare che un oggetto può essere un utile strumento per convogliare le energie verso uno scopo, ma che non è indispensabile, poiché siamo noi stessi a conferire importanza e significato ad esso.